L’Acido formico è di solito venduto ad una concentrazione del 85% ed è bene controllare l’etichetta per verificarne la concentrazione. Indossare occhiali e mascherina protettiva, guanti resistenti ad agenti chimici e adeguate calzature durante le operazioni di manipolazione dell’Acido Formico.
Si raccomanda l’uso di un respiratore con filtro a cartuccia adeguato per i vapori organici. Nelle applicazioni agli alveari si raccomanda la soluzione al 65%, che si ottiene mescolando tre parti di Acido Formico concentrato all’ 85% con una parte di acqua. La volatilità dell’Acido formico si riduce alle basse temperature. L’Acido Formico dovrebbe essere riposto in luogo sicuro come specificato nell’etichetta.
Tempistica e durata delle applicazioni
L’Acido Formico va usato quando la temperatura esterna oscilla fra i 10 e i 30°C, lasciando completamente aperte le porticine d’accesso. E’ stata riscontrata l’efficacia di un gran numero di metodi applicativi. Tutti questi metodi utilizzano Acido Formico in modo da prolungare la durata dell’evaporazione, anche se alcuni metodi richiedono di ripetere l’applicazione ad intervalli variabili da 1 a 3 giorni. I cinque metodi applicativi più comuni sono :
1. Sacchetti di plastica
2. Tamponi
3. Applicazione diretta sul fondo
4. Tovaglioli assorbenti
5. Sistemi a rilascio graduale
Sacchetti di plastica
Si utilizzano dei sacchetti freezer autosigillanti (es. zip-lock) per alimenti che vengono riempiti con materiale assorbente. Questo metodo dei sacchetti freezer è interessante per quegli apicoltori che hanno apiari distanti, dato che per un trattamento completo sono sufficienti due soli viaggi. Questo sistema consente il rilascio dell’Acido Formico per un periodo di circa 3 – 4 settimane.
– Mettere 20-30 strati di fogli di giornale in ogni sacchetto freezer delle dimensioni di 27×28 cm. Ci deve essere una quantità sufficiente di foglio di giornale per poter assorbire tutto l’Acido Formico. Eventualmente provare l’assorbimento con 250 ml di semplice acqua.
– Aggiungere 250 ml di Acido Formico al 65% per ogni sacchetto.
– Sigillare i sacchetti lasciando uscire la maggior parte dell’aria, e riporli in una scatola in plastica a coperchio ermetico. Sarebbe una buona idea quella di sistemare la scatola in plastica in un’altra borsa ermetica.
– Sistemare la borsa plastica in freezer per circa 2 giorni prima dell’uso. Con l’abbassamento della temperatura si riduce la volatilità dell’Acido Formico, rendendone più semplice la manipolazione.
– Portare la scatola ermetica in apiario e, dopo aver estratto un sacchetto, praticare un taglio su un solo lato del sacchetto. Ogni taglio misura circa 1 cm x 24 cm. Per colonie molto sviluppate effettuare 2 tagli in ognuno dei lati del sacchetto e dopo 10 giorni effettuare un ulteriore taglio intermedio. In una colonia normale effettuare un solo taglio e dopo 10 giorni effettuarne un altro. Per nuclei e piccole colonie bisogna usare sacchetti di dimensioni minori e contenenti la metà dell’Acido Formico.
– Sistemare il sacchetto sopra i favi o sul fondo, curando che i tagli siano rivolti verso le api. – Sistemando il sacchetto sopra i telai, è consigliabile rovesciare il coprifavo per assicurare lo spazio necessario ed evitare di schiacciare il sacchetto, oltre a favorire l’evaporazione.
– Con temperature più basse, e se il glomere tende ad essere principalmente situato sulla parte alta della covata e lontano dal fondo, è preferibile sistemare il sacchetto in alto.
– Se le api sono vicine al fondo e la temperatura è ragionevolmente elevata, i sacchetti vanno posizionati sul fondo.
Tamponi
– I tamponi possono essere prodotti a partire da materiali in grado di assorbire l’Acido Formico (es. stracci, tovaglioli di carta, presine da cucina).
– I materiali utilizzati devono poter assorbire 30 ml di Acido Formico al 65% senza gocciolare.
– Le capacità assorbenti dei materiali possono essere valutate utilizzando dell’acqua.
– Allontanare con il fumo le api dal punto sui telai dove sarà posizionato il tampone.
– Stendere il tampone sui longheroni dei telai e versare 30 ml di Acido Formico al 65% con una grossa siringa. – Se le temperature superano i 25° , o se il glomere è vicino al fondo, i tamponi possono essere posti sul fondo invece che sui telai in alto.
– Con temperature elevate l’Acido Formico evapora nel giro di 24 ore.
– Il trattamento deve essere effettuato a intervalli di 1-4 giorni (a seconda del grado di evaporazione), per un totale di 5 o 6 applicazioni. I tamponi possono essere riutilizzati sino a che non sono dissolti.
Applicazione diretta sul fondo dell’arnia
– Per evitare di uccidere le api, affumicare l’entrata per assicurarsi che il glomere sia lontano dal fondo.
– Con una siringa graduata, spruzzare 15 ml di Acido Formico lungo ognuno dei due lati del fondo, verso la parte posteriore dell’arnia.
– I trattamenti vanno ripetuti a intervalli di 1-4 giorni, a seconda del grado di evaporazione, per un totale di 5 o 6 applicazioni.
Tovaglioli assorbenti
Si tratta di un particolare tipo di tovaglioli assorbenti che spesso sono utilizzati sul fondo dei vassoi di polistirene per contenere la carne. Questi tovaglioli prolungano l’evaporazione dell’Acido Formico sino a tre giorni. Possono essere trovati presso macellerie o fornitori di prodotti per commercianti di carne al dettaglio.
– Operare in una zona ben ventilata, e possibilmente all’aperto.
– Preparare soltanto i tovaglioli da utilizzare in giornata.
– Sistemare i tovaglioli da impregnare nell’Acido Formico in un contenitore di plastica con coperchio ermetico.
– Versare 40 ml di Acido Formico al 65% per ogni tovagliolo all’interno del contenitore. In un contenitore da 10 tamponi versare 400 ml di Acido Formico.
– Utilizzare il più presto possibile. La conservazione dei tovaglioli per più di due giorni può danneggiarli.
– Usare i tovaglioli soltanto se la temperatura esterna è compresa fra i 10 e i 30° C. Prima di raggiungere l’apiario, togliere i tovaglioli impregnati dal contenitore plastico usando dei guanti appropriati. Sistemare i tovaglioli in un secchio di plastica con coperchio e mantenere al fresco il più possibile.
– Allontanare con il fumo le api dai longheroni dei telaini e sistemare un tovagliolo in alto.
– Sistemare il tovagliolo alla sommità del glomere e dal lato opposto dell’entrata dell’alveare.
Sistemi a rilascio graduale
Esistono molti erogatori appositamente disegnati per il rilascio di Acido Formico negli alveari. Tipicamente essi consistono di un serbatoio che può essere riempito e di vari tipi di stoppino che consentono l’evaporazione dell’Acido Formico. Alcuni erogatori sono ideati per variare il grado di evaporazione dell’Acido Formico. Vengono posizionati sopra ai telai oppure internamente, in un telaino cui è stata rimossa la covata.
Quando usare l’Acido Formico
1. Temperatura esterna compresa fra i 10 e i 30° C
2. Trattamenti primaverili (marzo – aprile)
3. Trattamenti tardo estivi, dall’ultima raccolta di miele sino a quando la temperatura scende sotto i 10° C 4. Non usare durante il raccolto.
Efficacia fino al 95% degli acari può essere eliminato in un arco di tempo di 14 giorni.